Luglio 2015 - Emma Books
Si tratta di un racconto, scritto per la collana #EmmaForExpo, in
cui si parla naturalmente di cibo. Ma non solo, si parla anche, e forse
soprattutto, di amicizia.
Quattro amiche, giunte al traguardo degli anta, si trovano come ogni anno per preparare
insieme la brutta e cattiva, una
torta al cioccolato che non ha ricetta, ma solo cuore.
E qualcosa, con la magia del cioccolato, accadrà.
Ingredienti:
1 grande confezione di amicizia sincera ed eterna
1 cucchiaiata abbondante di ricordi dolci
1 cucchiaino di ricordi amari, amori passati e amori
presenti, e di occasioni perdute
un pizzico di speranza e uno di voglia di
ricominciare
molte risate, qualche battibecco, qualche goccia di
acqua di mare, qualche lacrima
1 cane bruttarello e goloso
Preparazione:
Nella grossa ciotola della vita mettete quattro
amiche d’infanzia ormai quarantenni, i loro ricordi, quelli amari e quelli
dolci, le loro delusioni e le loro speranze, i loro amori felici e quelli
infelici. Aggiungete uno a uno gli altri ingredienti e montate il tutto con
delicatezza fino a quando i grumi delle occasioni perdute si saranno dissolti.
Infornate e lasciate riposare una notte (meglio se in un luogo dove l’aria
profuma di mare e di aghi di pino). Prima di servire, decorate con una
spruzzata di stelle e con alcune note delle vostre canzoni del cuore. Gustate
la “brutta e cattiva” insieme agli amici veri, con l’avvertenza di tenerla
fuori dalla portata dei cani bruttarelli e golosi (se no se la mangiano tutta).
È la ricetta delle seconde opportunità, utilissima
per riscoprire, con l’aiuto degli amici più cari, il coraggio e la speranza che
si credevano persi per sempre, per fare delle occasioni perdute le vostre
occasioni ritrovate.
Ecco come inizia:
Quattro
amiche e una torta
Il
mondo avrebbe anche potuto smettere di girare, ma il primo di giugno Daniela,
Alice, Chicca e Fabrizia – detta Bri – non avrebbero lo stesso rinunciato a
vedersi; una volta a casa dell’una, una volta a casa dell’altra, a seconda di
chi l’avesse libera da famiglie, amici o amanti.
Lo
scopo di quella riunione quasi segreta era molto semplice e insieme un po’
bislacco.
Preparare
tutte insieme una torta.
Non
una torta qualsiasi, sia chiaro, ma solo e sempre la brutta e cattiva, come l’avevano battezzata ridendo a crepapelle la
prima volta che avevano provato a farla. Per la verità era stata Alice, che fin
da piccola era la più sveglia e dotata di senso dell’umorismo delle quattro, a
suggerire quel nome così evocativo.
«Certo
che brutta è brutta» aveva detto con una smorfia. Poi, dopo averne assaggiato
un angolino, aveva aggiunto: «Non solo è brutta, è pure cattiva!»
«Brutta
e cattiva!» avevano urlato le altre all’unisono.
Così,
tra assaggi, smorfie e risate, era nata la mitica brutta e cattiva.
La ricetta/racconto è in vendita a 0,99 su tutti gli store.
Gli altri racconti già pubblicati #EmmaForExpo:
Frittata alle ortiche di Mara Roberti
Giovedì gnocchi di Barbara Solinas
Pesto dolce di Valeria Corciolani
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